ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Ucraina-Russia, Mosca "pronta a colloqui ma non con Zelensky"-Da Provenzano a Bonafoni, ecco i dem finanziati da 'Agenda' vicina a Soros-Bonifico istantaneo, vantaggi e rischi: occhio a revoca e costi aggiuntivi-Attacco hacker ai laboratori Synlab: sospese le attività in tutta Italia-Ai, Iannicelli (Ordine Ingegneri): "Fondamentale dare peso a metrologia scienza trascurata"-Kate Middleton "più popolare di Diana perché rifiuta il ruolo di vittima"-Nave Iuventa, dopo 7 anni tutti prosciolti: non c'era nessun favoreggiamento dell'immigrazione-Donne sottorappresentate negli studi clinici, l’infettivologa: "Con Hiv, più fragili"-Professioni, Salvini: "Trattamento economico migliore per ingegneri che lavorano per Pubblico"-Rai, accordo con Unirai: riconosciuto nuovo sindacato giornalisti-Parigi, uomo in consolato Iran minaccia di farsi esplodere: arrestato-Bper, assemblea nomina cda per triennio 2024-26, 7 posti su 15 a lista Unipol-Attacco Israele all'Iran, cosa è successo e cosa dicono gli Usa-Infortuni, Safety expo: "Al centro gli obiettivi sulla sicurezza del lavoro raggiunti e da raggiungere"-Landazabal (Gsk): "Investire in prevenzione per benefici economici Paese"-Parrella (Simit): "Anti-Rsv blocca evoluzione severa della malattia"-Siliquini (Siti): "Aggiornare calendario con anti-Rsv per anziani e fragili"-Andreoni (Simit): "Anti-Rsv riducono morti e spese per Ssn"-Israele-Iran, Blinken: "Usa non coinvolti in attacco. Italia importante per de-escalation"-Porno nel mirino dell'Ue: scattano nuove regole per PornHub, StripChat e XVideos

Il mistero delle placche scomparse

Condividi questo articolo:

Secondo un nuovo studio, le placche cerebrali non scompaiono, piuttosto migrano

Un nuovo studio rivela che le cellule delle placche potrebbero non scomparire, ma migrare in diversi livelli della corteccia. In sostanza, le cellule delle placche possono diventare parte della corteccia cerebrale.

Per decenni gli scienziati hanno sostenuto che un’area del cervello, la sottoplacca, svanisse semplicemente durante lo sviluppo. Recentemente, però, si sono accorti che ci sono somiglianze genetiche tra le cellule nella piastra secondaria e i neuroni implicati nell’autismo. Questo ha portato una squadra di scienziati a chiedersi cosa succederebbe se le cellule delle placche non scomparissero affatto.

In un nuovo articolo apparso sulla rivista “Cell Stem Cell” il team capitanato dal Prof. Ali H. Brivanlou ha rivelato che i neuroni subplati sopravvivono e diventano parte della corteccia cerebrale dell’adulto, un’area cerebrale coinvolta in funzioni cognitive complesse. C’è quindi una connessione tra i neuroni della piastra e alcuni disturbi cerebrali, scoperta che rende possibile l’identificazione di nuove strategie per trattare disturbi come l’autismo con innovative tecniche di cellule staminali

“Ci siamo chiesti cosa sarebbe successo se, durante lo sviluppo, le cellule delle placche non stessero morendo ma si stessero semplicemente spostando a un livello diverso della corteccia , diventando parte della corteccia stessa.” ha spiegato Brivanlou.

Il team ha trovato molti dati a sostegno della tesi. In campioni di tessuto cerebrale provenienti da vari stadi dello sviluppo, hanno rilevato PRDM8, una proteina espressa nei neuroni migratori che aiuta le cellule a muoversi nella piastra corticale. Hanno anche rilevato PRDM8 in neuroni simili a placche generati da cellule staminali; gli esperimenti hanno mostrato che questi neuroni subplati cresciuti in laboratorio si allontanavano dalla loro posizione originale.

In altri esperimenti, i ricercatori hanno modulato i livelli di WNT, un percorso noto per guidare molti processi di sviluppo. Hanno scoperto che il livello della segnalazione WNT determinava il destino dei neuroni della piastra: livelli bassi producevano neuroni di proiezione che si estendevano all’interno della corteccia e livelli alti producevano neuroni che proiettavano verso altre aree del cervello.

Si tratta di un significativo passo in avanti nella comprensione dei disordini che riguardano il cervello e nello sviluppo di possibili terapie, come la scoperta che il cervello degli anziani, se sano, continua a rigenerarsi quanto quello dei giovani.

Questo articolo è stato letto 38 volte.

cervello, migrazione, placche

Comments (4)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net