Batterie dentro le scarpe

Condividi questo articolo:

L’esercito degli Stati Uniti vuole far sì che si possa generare elettricità dentro gli stivali dei soldati

Si tratta di un’idea davvero stravagante quella venuta all’esercito americano per far funzionare l’attrezzatura futuristica dei soldati anche quando sono lontani dai generatori di ricarica più vicini.

L’esercito, infatti, ha recentemente chiuso un contratto da 16,5 milioni di Dollari con la Robotic Research LLC per sviluppare un’unità sensore che si adatta a uno stivale e può essere utilizzata per tracciare le posizioni dei singoli soldati, anche in ambienti dove non funziona il GPS.

Per mantenere l’equipaggiamento dei militari in funzione, i ricercatori del C5ISR Center dell’esercito hanno precedentemente brevettato un nuovo bizzarro generatore portatile che può essere inserito nello stivale di un soldato, come riferisce Army Times.

Ogni volta che un soldato fa un passo, il suo piede fa scattare un mini-meccanismo che crea una piccola carica elettrica – non abbastanza grande per risolvere la crisi energetica mondiale, ma forse grande abbastanza per far funzionare l’apparecchiatura elettronica personale.

Gli strani stivali elettrici sono solo il primo passo nel piano militare degli americani di trasformare i soldati in batterie ricaricabili – i ricercatori dell’esercito, infatti, stanno anche cercando di brevettare metodologie di ricarica di energia cinetica nelle ginocchiere e negli zaini ad alta tecnologia.

Ma alcuni di questi dispositivi stanno effettivamente peggiorando la vita dei soldati – ad esempio, proprio lo zaino, che era in grado di raccogliere energia solo quando era allentato e poteva rimbalzare, cosa che però lo rendeva molto difficile da trasportare.

 

Questo articolo è stato letto 32 volte.

GPS, militare, ricaricare, Scarpa

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net