ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Cagliari, tenta di uccidere la ex con uno scontro frontale: 50enne piantonato in ospedale-TikTok rischia di scomparire dai telefoni americani. Il divieto di nuovo al Congresso-Attacco in Iran, gli Usa dietro la rinuncia di Israele: cosa hanno promesso-Borrell: "Patriot all'Ucraina, Ue deve assumersi sue responsabilità. Israele? Non attacchi Rafah"-Sostenibilità: forestazione urbana, 750 nuove piante nel quartiere Parella di Torino-De Rossi confermato allenatore della Roma: "Continua racconto della sua storia straordinaria"-Europa League, oggi Roma-Milan e Atalanta-Liverpool: dove vederle in tv e streaming-Temporali, vento e neve a bassa quota: nel weekend torna l'inverno-Taranto, fiamme in casa: 82enne muore carbonizzato-Allarme in Indonesia, 5 eruzioni in 24 ore per il vulcano Ruang a Sulawesi: rischio tsunami-Iran, fonti Usa: "improbabile" attacco Israele prima di fine Pasqua ebraica-Ascoli Piceno, peschereccio affonda a 6 miglia da San Benedetto del Tronto: salvati tre pescatori-Iran, Netanyahu 'ridimensiona' risposta Israele. Si infiamma fronte con Libano-Ucraina, Consiglio Ue: "Fornire difesa aerea, urgente invio missili e munizioni"-Terremoto a Ricigliano, scossa di magnitudo 2.1: nessun danno-Porta un morto in banca: "E' mio zio, deve farmi un prestito"-Aborto, Meloni risponde a Madrid: "Ignoranti, non diano lezioni”-Caso stipendi, Ronaldo vince l'arbitrato: la Juve dovrà pagare 9,7 milioni di euro-Tpl, Biscotti (Anav): "Fondo nazionale trasporti, mancano 1,6 mld"-Trasporti, Barbanti (Unem): "Biocarburanti possono aiutare transizione energetica Tpl"

Ecco come contenere le scorie radioattive per 100mila anni

Condividi questo articolo:

Un nuovo tipo di cemento per creare una solida barriera tra gli scarti pericolosi delle centrali nucleari e il mondo esterno

Gli scienziati britannici stanno chiudendo un progetto per creare un tipo di cemento che possa contenere le scorie radioattive provenienti dalle centrali nucleari fino a 100.000 anni. Il team dell’impianto sincrotrone Diamond Light Source spera che questa innovazione – pensata per essere il 50% più efficace nel controllare le radiazioni rispetto agli altri metodi –  permetterà di tenere il passo con l’aumento di impianti ad energia nucleare.

La Gran Bretagna, infatti, ha annunciato il suo piano per costruire diverse nuove centrali nucleari nei prossimi anni, al fine di eliminare gradualmente la sua forte dipendenza da gas, carbone e petrolio. Ma questa forma di energia lascia dietro di sé un sottoprodotto molto pericoloso, con il cui tentativo di contenimento gli scienziati sono stati costantemente in lotta sin dall’inizio della storia del nucleare. Il piano del gruppo è quello di costruire un Geological Disposal Facility (GDF), una struttura sotterranea in profondità dove i materiali radioattivi possono essere sepolti in modo sicuro, immobilizzati dentro a questo cemento.

Dopo uno studio durato due anni sulle sue capacità di assorbimento, gli scienziati credono di aver trovato alcune «fasi minerali» nel materiale che assorbono gli elementi radioattivi ad alta concentrazione: questo ci dovrebbe far ben sperare per mantenere una solida barriera tra le scorie nucleari e il mondo esterno. Una volta che la posizione del GDF sarà decisa, il team spera di poterci stoccare – in modo sicuro, con questo cemento – i circa 300.000 metri cubi di rifiuti che si calcola saranno prodotti dal Regno Unito entro il 2030. 

Circa l’11% dell’energia elettrica nel mondo viene dalla fissione nucleare, una percentuale che continua a crescere: il minimo che si può fare di fronte all’aumentare di questa tendenza, è cercare il maggior numero di modi possibili per gestire in modo sicuro tutti i suoi sottoprodotti pericolosi.

Dopo anni la situazione a Fukushima non si è ancora risolta.

 

Questo articolo è stato letto 36 volte.

cemento, scorie nucleari, Uk

Comments (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net