Addio alla neve sulle alpi. Per gli esperti -70% entro la fine del secolo

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Il global warming metterà in crisi le stazioni sciistiche dell’arco alpino

Gli appassionati di sci se ne sono accorti da tempo: la neve sulle Alpi è sempre meno. Se negli anni ’80, o prima, l’8 dicembre coincideva con l’apertura della stagione sciistica, andando avanti con gli anni sempre più spesso si è dovuti ricorrere all’innevamento artificiale per far sciare i turisti.
E il turismo è solo un problema minore di fronte allo scenario generale, segnato da un cambiamento climatico che sta cambiando il volto al nostro pianeta.

Secondo uno studio pubblicato su The Cryosphere, rivista dell’Unione europea di geoscienze, la neve sarà sempre meno sulle nostre montagne. Le Alpi vedranno una diminuzione del 70% della neve entro la fine del secolo. Una cifra che però potrebbe essere ridotta al 30% se l’aumento della temperatura globale sarà contenuto entro i 2 gradi centigradi rispetto al livello preindustriale, come previsto dall’accordo di Parigi.

Per questo la stagione sciistica inizierà con 15 giorni – 1 mese di ritardo e, senza taglio delle emissioni, a fine secolo gli sport invernali potranno essere praticati solo sopra i 2.500 metri di altitudine.

Un esempio concreto? Nelle Alpi svizzere si è registrato il dicembre più arido degli ultimi 150 anni. Inoltre il 2016 è stato il terzo anno consecutivo con poca neve nel periodo natalizio.

 

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