ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Argentina, Fiorucci (Roma Tre): "La memoria deve diventare militante"-Distrutti 5mila embrioni in vitro a Gaza City: “Il prezzo invisibile della guerra”-Malattie rare, Fianchi (Gemelli): "Anemia emolitica autoimmune colpisce più il Nord"-Ordine ingegneri, Gaggeri (Project management): "Project manager e Bim siano sinergici"-Malattie rare, Cittadinanzattiva: "Anemia emolitica autoimmune in rete associazioni"-Edilizia, Bertella (Bim): "Accompagniamo mondo costruzioni nella trasformazione"-Edilizia, Ciocca (Lega): "Europa inietti risorse per digitalizzazione"-Biennale Arte, 'Ifis art': progetti Banca Ifis per valorizzare cultura e creatività-Anemia emolitica autoimmune, un diario con storie pazienti e caregiver-Edilizia, Micele (Vvff): "Correlazione tra incendi e aree criticità sociale"-Edilizia, Luraschi (PoliMi): "Per anni, antincendio visto solo come una tassa"-Manageritalia, corso on-line per migliorare l'indipendenza economica delle donne-Scontri Sapienza, 32 denunciati tra i quali 2 minorenni-Salute, Fondazione Oself: positivo primo bilancio sociale per vista dei più fragili-Il tifoso terminale della Roma? E' un fake-Edilizia, Fidanza (Parlamento Europeo): "Intervento normativo per norme di decenni fa"-Edilizia, Cecconi (PoliMi): "Settore a maggiore emissione"-Edilizia, assessore Maran: "Lavorare su grandi condomini per risultati sociali importanti"-Treviso, morto bimbo di un anno e mezzo investito dall'auto del papà in retromarcia-Gavelli (Danone): "Per noi sostenibilità va di par passo con sociale e ambiente"

Inventata la batteria che va a zucchero

Condividi questo articolo:

Una scoperta che potrebbe regalarci delle batterie che non si deteriorano nel tempo

I ricercatori del celebre MIT (Massachusetts Institute of Technology) hanno messo a punto una batteria che è più efficiente ed economica di quelle conosciute fino ad ora. C’è da lavorare sulle dimensioni e sull’autonomia, ma comunque è una tecnologia che potrà essere sviluppata in futuro. Inoltre ha un grande vantaggio rispetto a tutte la altre batterie che conosciamo: non si deteriora nel tempo. Una caratteristica che in certi contesti ‘estremi’ può fare veramente la differenza: pensiamo ai mezzi lanciati nello spazio.

All’interno di queste batterie si trovano dei filamenti fatti di nanotubi di carbonio, rivestiti di un materiale combustibile (saccarosio). Proprio il saccarosio, bruciando da un capo all’altro del filamento, produrrebbe calore e farebbe inoltre muovere ondate di elettroni lungo i nanotubi e in questo modo si produrrebbe energia elettrica. 

Il tasto dolente è che queste batterie consumano il materiale che utilizzano per produrre energia e quindi servirebbe la ricarica di zucchero. Questo al momento è la caratteristica che le rende poco appetibili per il mercato.

E non c’è solo lo zucchero: alcune batterie del futuro potrebbero essere anche a base di funghi.

 

 

 

Questo articolo è stato letto 26 volte.

batteria, Mit, tecnologia, zucchero

Comments (13)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net