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Depurare l’acqua ispirandosi alla natura

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Depurare l’acqua è una delle grandi sfide che ci attendono. Dagli animali alla biochimica ecco gli esempi da seguire

In natura ci sono centinaia di specie che hanno la capacità di depurare l’acqua. Ad esempio i pinguini, che riescono a rimuovere il sale dall’acqua grazie ad alcune ghiandole poste sotto ai loro occhi. In pratica queste ghiandole funzionano come i reni dell’uomo. 

Studiare come e quando la depurazione dell’acqua avviene nella natura può darci molti spunti per soddisfare un bisogno che ogni uomo ha: l’acqua pulita.

Ad esempio Peter Agre della John Hopkins Malaria Research Institute ha vinto il premio nobel nel 2003 per la scoperta delle acquaporine: proteine integrate nella membrana cellulare che regolano il flusso dell’acqua a un tasso di un miliardo di molecole al secondo attraverso le membrane, come spiega Gunter Pauli nel suo libro Blue Economy.

Da qui sono iniziati molti studi sui passaggi dell’acqua che hanno coinvolto biochimica, fisiologia e genetica.

Le acquaporine possono essere utilizzate per depurare l’acqua e per questo gli investimenti si stanno spostando su questa applicazione, come si vede dall’esempio della danese Aquaporin A/S: la tecnologia che hanno sviluppato permette di purificare l’acqua separandola da tutti gli altri componenti sfruttando i principi della biotecnologia.

In sostanza le tecnologie che sostiutuiscono l’osmosi inversa possono generare reddito e nuovi posti di lavoro secondo Gunter Pauli.

a.po

 

 

 

 

 

 

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acqua, Acquaporine, Osmosi, Purificazione

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